Cos’ é l’ ernia del disco?
Il
disco intervertebrale é un fisiologico ammortizzatore e facilitatore del movimento localizzato tra una vertebra e l’ altra.
All’interno
di questo disco é presente del materiale gelatinoso che si chiama nucleo polposo.
Nel
tempo, è molto comune che il disco intervertebrale si usuri e che il materiale del nucleo polposo fuoriesca, andando a toccare le radici dei nervi, i quali poi si dirigono verso le gambe.
Quando
questo succede, si parla di ernia al disco, con vari gradi di gravità e varie definizioni (ernia sottolegamentosa, bulging, ernia espulsa, etc…)
Il
nervo che più comunemente soffre è lo sciatico e quindi è molto comune la lombosciatalgia.
Quando é necessario operare?
Oltre
il 90% dei casi di ernia del disco lombare (ma vale lo stesso discorso per i dischi cervicali) NON necessita di intervento chirurgico.
Questo
significa che 9 persone su 10 devono intraprendere una strada conservativa e riabilitativa.
In
particolare un’ ernia discale con sola lombalgia non richiede quasi mai un intervento chirurgico.
Quando
invece esiste un coinvolgimento severo del nervo sciatico (dolore alla gamba che perdura da oltre 3-6 mesi e che non risponde adeguatamente alla terapia medica o deficit motorio a carico del
piede) l’ intervento chirurgico é indicato.
Che tipo di intervento?
Ad
oggi la rimozione di un’ernia discale é praticabile con numerose tecniche mini-invasive (microchirurgia, endoscopia, etc) e prevede rischi contenuti e ricoveri spesso di sole 24 ore.
In
casi selezionati, come ad esempio ernie discali associate ad instabilitá vertebrale o grave degenerazione del disco, é possibile ricorrere ad intervento di artrodesi od artroplastica vertebrale
(anche esse eseguite con tecniche mini-invasive) nella quale é prevista la sostituzione del disco intervertebrale.
Dott. Nicola Marengo - Neurochirurgo e Chirurgo
Vertebrale
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